Store

logo

我的荣耀 开启荣耀之旅

打开
App 内打开
GIO PAGANI
Architetto & Designer
GIO PAGANI 1
Giovanni Pagani è architetto e designer. Di origini parmensi, per oltre 25 anni ha collaborato con le più importanti aziende del design Made in Italy d’alta gamma. Fonda nel 2015 l’omonimo brand, dedicandosi a un percorso di ricerca tra forma e materia destinato a generare oggetti e arredi dalla natura iconica e distintiva.

«Mi chiamo Gio’ Pagani e sono un architetto. Nasco con la passione per il progetto, ma anche con una forte propensione al design. Mi sono formato al Politecnico di Milano, all'epoca in cui l'architetto non faceva distinzione tra progetto e prodotto. È un imperativo che va dal cucchiaio alla città: pensa sempre che l'ambiente si porta dietro la forma degli oggetti che lo vanno a vivere.
Il progetto è uno degli elementi che caratterizzano l'estetica dello spazio. Tutto questo mi ha condotto a sviluppare idee e forme che hanno preso memoria e ispirazione anche dal passato, da quello che è ed è stata Milano, culla della contemporaneità del design.
Mi è sempre piaciuto riprendere forme e memorie passate, reinterpretandole in un'ottica dinamica. Oggi la nostra società è mutevole, fluida, variegata, e pensare di ridare dignità a forme che sono state patrimonio di una città che ha dato molto a questo tipo di formazione, è il credo del progetto che sto portando avanti.
La parte che mi ha sempre affascinato nell'universo del design è quella legata alla materia, alla produzione. Con il progetto che stiamo mettendo in piedi, vogliamo riscoprire le valenze e le eccellenze di un artigianato locale che sa dare un valore aggiunto alle idee, in maniera estrema.
L'architettura nasce per dare volumi agli spazi. Il design nasce invece per far vivere questi palcoscenici con opere che diano stimoli nell'ambiente. Questa contaminazione mi ha sempre portato alla ricerca del connubio tra i due linguaggi.
Ne sono affascinato: Milano, la Brianza, l'hinterland, sono stati il polmone creativo di aziende che hanno creato oggetti meravigliosi. La mia progettazione tende a recuperare quell'artigianato che sapeva plasmare la materia e creare oggetti che molto spesso diventavano oggetti unici, icone. Continuo la ricerca di un'icona perfetta.
Milano è cambiata, la nostra vita non ha più le barriere fisiche e logiche di un tempo. Penso che anche questo debba riflettersi sull'estetica degli oggetti, sugli stimoli che danno al pensiero che sta dietro ai luoghi del vivere.»

Taccuino antropologico di Alberto Salza
Come scrive al neon l’artista Maurizio Nanucci, “Tutta l’arte è stata contemporanea”. Il progetto permanente di Milano e il design degli oggetti che ne abitano il panorama sono forme di contrazione del tempo, una dimensione che, secondo la fisica quantistica, non è lineare, ma incrementale. Prendete in mano un oggetto di design: un piccolo cranio minerale con maschera dorata. La finezza di lavorazione è indiscutibile, ma la sua iconicità ha carattere incerto. Per l’autore (Gio’ Pagani) rappresenta la maschera di chi hai impersonato nel paesaggio scenico della vita, il ricordo che lasci dopo la morte.
GIO PAGANI 2
Condividi
Link copiato!
WhatsApp
Telegram
Annulla
My HONOR
Ottenere sconti speciali
Aperto