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ADRIANA TEDESCHI
Fotografa & Content Creator
ADRIANA TEDESCHI 1
Adriana Tedeschi è una fotografa e content creator. Nei suoi canali social crea contenuti che mescolano: divertimento, musica, rappresentazione di corpi, divulgazione e temi sociali ad un'ironia ed autoironia che la contraddistinguono. Ha collaborato come art director e fotografa con molti cantanti tra cui Big Mama.

«Sono Adriana Tedeschi. Nata a Palermo, ho inseguito il mio sogno: mi son trasferita a Milano, e non senza sforzo. Però, qui ho raggiunto traguardi che, se fossi rimasta a Palermo, probabilmente non avrei mai superato. Sono fotografa e art director nell'industria musicale. Si tratta di un settore che ho fortemente voluto, ma ovviamente a Palermo, o più in generale al Sud, non esiste ancora concretamente.
Passo dopo passo ho costruito quella che è la mia realtà lavorativa a Milano. Posso dire di aver avuto successi personali. Infatti, ho ottenuto un po' di quello che volevo. Però nell'ultimo anno mi son resa conto di voler comunicare anche attraverso altri mezzi: non solo attraverso le altre persone, ma attraverso me stessa. Quindi sono passata da dietro la camera da ripresa a davanti la camera. Sentivo la necessità di parlare di molti argomenti, tra cui il corpo: la rappresentazione ed il rispetto che ogni corpo deve avere. Quindi è come se avessi una "doppia vita".
Mi è stato chiesto di portare un oggetto che mi rappresenti: eccomi! Sono io! Questo corpo è il mio mezzo di comunicazione. Il solo fatto di esistere può essere considerato un atto politico. Il mio corpo esprime tanto di me; ogni dettaglio è un campo della mia battaglia e non me ne vergogno. Non ho paura di mostrare il mio corpo in nessun modo: nessuno dovrebbe. C'è stato chi l'ha fatto prima di me, e io ne ho tratto ispirazione, trovando la forza per aiutare se pur nel mio piccolo le persone a comprendersi, a sentirsi come vogliono. Dire “aiutarle ad amarsi” è un parolone, perché amarsi non è uno stato d'animo, ma un percorso. Però iniziare a percorrerlo è fondamentale.
La frase che odio sui social è: “Sei coraggiosa”. Perché non può essere considerato "normale" che io debba essere coraggiosa per essere me. La frase più bella che mi sia stata detta è invece “Mi hai aiutata”. Mi hai aiutata a indossare un costume, a mostrarmi di più, a fregarmene del giudizio. Questa è la cosa che mi rende più felice.
E poi, ironia della sorte sono figlia di due body builder: il mio grasso fa parte della mia forza.»

Taccuino antropologico di Alberto Salza
Marilyn È disse a Truman Capote: «Ci sono due cose che mi piacerebbe sapere. Una è se riuscirò a dimagrire. E l’altra è un segreto». Gli esseri umani sono tridimensionali: essere più lunghi che larghi è un diktat della cultura di riferimento (vedi le veneri paleolitiche, le dee madri del Mediterraneo, o le opime donne delle foreste africane e mettile a confronto con le modelle anoressiche).
Il segreto sta nella terza dimensione, la profondità. È lì che il corpo diventa un campo di battaglia, un luogo rappresentativo dove molti sono i morti d’anoressia o bulimia, ma tutti restano comunque feriti. Chi lede il corpo, a parole o con artifici, ferisce la persona, la raffigurazione che ciascuno di noi ha di sé. Si tratta di un crimine contro l’umanità.
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